Malazè, viaggio nel gusto alla scoperta dei Campi Flegrei

 

UNA candidatura Unesco in corso, una nuova bandiera che sventola dal mese di giugno e l’imminente autonomia del parco archeologico, con la nomina entro il prossimo dicembre (lo stesso accadrà a Ercolano) del nuovo direttore secondo quando previsto dalla riforma Franceschini, che andrà ad affiancare gli altri 5 direttori autonomi della Campania: c’è fermento nei Campi Flegrei. Un nuovo orgoglio locale che mira alla valorizzazione del grande patrimonio storico e ambientale e che, da oggi e fino a fine mese, trova espressione nella rassegna Malazè, evento diffuso, al suo undicesimo anno, organizzato dall’associazione Campi Flegrei a Tavola.

Un mese di iniziative che serpeggiano tra Pozzuoli, Napoli, Quarto, Bacoli, Monte di Procida e l’isola di Procida, messe in campo da ottanta associazioni e imprese private. «Un miracolo», commenta il suo ideatore, Rosario Mattera che è il regista di questa variegata mappa eno-gastro-archeologica del territorio. «Malazè è un evento collettivo che cresce di anno in anno senza contributi pubblici con il solo coinvolgimento del tessuto culturale e imprenditoriale locale», spiega. Con il merito di fare economia sul territorio e stimolare il dibattito sulle straordinarie potenzialità di questo lembo di Campania che ha molto da dire. Si comincia questa sera alle 18 a Villa Avellino con la due giorni – oggi e domani – dedicata ai vini da viti a “piede franco” perché, qui, nei Campi Flegrei, il parassita che nel 1800 devastò le radici di gran parte delle coltivazioni europee non attecchì lasciando integre le viti millenarie. Tutto merito dei suoli vulcanici, la ricchezza di questa terra che è una grande caldera di circa 15 chilometri di diametro dove si contano oltre venti crateri ed edifici vulcanici. Il patrimonio storico-archeologico è altrettanto imponente.

La formula di Malazè, che si rinnova da undici anni, mette insieme queste ricchezze, combina gusto e archeologia, cultura e territorio, con un ventaglio di proposte anche per i più piccoli: ci sono escursioni in barca a vela e in bicicletta, tour guidati tra le vigne e nei musei, incontri in notturna per osservare le stelle, performance teatrali e cene a tema. Oggi pomeriggio si può ad esempio prenotare lo “Snorkeling nella Città sommersa di Baia” con il Centro sub Campi Flegrei: al rientro brindisi al tramonto e cena tipica dell’epoca dell’Impero romano in riva al mare. Domani mattina a Bacoli la Pro Loco Città organizza una visita al Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello aragonese di Baia e a seguire visita all’azienda agricola La Sibilla con tour delle vigne, delle cantine e degli orti.

A Pozzuoli l’associazione Natura Sottosopra propone “Dalla Foresta al mare”, una passeggiata nella Foresta regionale di Cuma alla scoperta dei sentieri di Silva Gallinara e delle dune. In serata, il Consorzio tutela vini Campi Flegrei, Ischia e Capri con l’Associazione italiana sommelier delegazione di Napoli raccontano “I vini del mare del fuoco con la cucina del mondo classico” nel sito archeologico di Cuma. Il lungo mese di
Malazè continua tutti i giorni fino al 18 settembre (programma dettagliato su www.malaze. it; tutte le iniziative sono con prenotazione obbligatoria e prevedono un ticket di partecipazione): da segnare in agenda sabato 10 la visita alla Grotta dei pipistrelli a Quarto sul fianco della collina Costalonga e domenica 11 il trekking guidato nel sito reale degli Astroni. Il gran finale è con la prima edizione del Festival delle vigne metropolitane in programma dal 23 al 25 settembre.