LA CAUPONA IL TIPICO RISTORANTE DI POMPEI COMPIE UN ANNO.

E’ trascorso esattamente un anno da quando due giovani e dinamici e direi, coraggiosi, imprenditori, decisero di aprire questo caratteristico ristorante, sulle orme dell’antica Pompei : “Caupona”.“Caupona dal latino significa osteria, nell’antica Pompei ne esistevano ben circa 89, la più famosa è quella di Lucio Vetuzio Placido in Via dell’Abbondanza. Parte da qui il nostro progetto, hanno dichiarato i due intraprendenti , Di Martino e Petrucci,che dopo un attento studio durato due anni, ha dato vita a questa entusiasmante realtà.Qui per la prima volta è possibile provare i piatti tipici della cucina dell’antica Roma tratta dai testi realmente esistiti come: “De Re conquinaria”, (libri, ricettari e appunti del cuoco gastronomo Marco Gavio Apicio vissuto ai tempi di Tiberio, con del vino Pomepianorum, Fralernum, e “Mulsum”(vino degli antichi, a base di spezie zenzero e miele) Il nostro “concept” è quello di far rivivere un esperienza unica, senza tralasciare alcun dettaglio: Mangiare nei piatti in terracotta, versare vino con le anfore e bere nei calici, tutto come nella antica Pompei, immerso fra tavoli in legno massello dallo stile spartano delle vecchie cauponae, luce soffusa e una musica armonica che accompagnerà per tutto il pranzo o la cena, con gli strumenti antichi come la lira e la cetra, il tutto per farti rivivere magicamente i tempi di Cesare. A due passi dall’ ingresso degli scavi dove si respira l’aria di antichità il ristorante “CAUPONA “ offre anche una cucina gourmet, creativa, dinamica, adoperando prodotti locali sapientemente mescolati ai gusti contemporanei . Fare un tuffo nel passato è sempre un’esperienza esaltante, un emozione che va oltre i sensi gustativi. La nostra missione, concludono i due imprenditori è quella di incantare i nostri ospiti con la magnificenza e la minuziosità degli affreschi, riprodotti fedelmente, in modo che si sentono trasportati in quella antica epoca e di riviverla intensamente come ai tempi di Lucio Vetuzio Placido, con i figuranti e pietanze ricavate dalle ricette di Marco Gravio Apicio.

Marco Esposito