NAPOLI PER NON DIMENTICARE: SETTIMANA DELLA MEMORIA.

27 GENNAIO 2017 GIORNATA DELLA MEMORIA

E’ stato presentato questa mattina, nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, dall’Assessore alla Cultura Nino Daniele, con l’Assessore alla Scuola Annamaria Palmieri e l’Assessore alle Pari Opportunità Daniela Villani il programma delle iniziative promosse dal Comune di Napoli in occasione del 27 gennaio 2017, Giornata della Memoria, nel ricordo dell’Olocausto, contro ogni persecuzione e discriminazione di razza, di religione, di credo politico, di orientamento culturale, filosofico, sessuale, realizzate, nell’arco di una settimana, con la collaborazione di tanti soggetti associativi e culturali. Il programma che si sviluppa dal 23 al 27 gennaio 2017 prevede sia iniziative culturali ed incontri pubblici che celebrazioni ufficiali cui parteciperanno le massime istituzioni della città. Fulcro degli eventi per la settimana della Memoria quest’anno sarà il Convento di San Domenico Maggiore dove è esposta la mostra Storie di giocattoli. Dal Settecento a Barbie, un percorso gioioso nella magia fuori del tempo della civiltà dei giocattoli, senza perdere di vista il contributo alla tolleranza, al superamento di ogni discriminazione di genere e di razza, che la pratica del gioco testimonia nel corso dei secoli e, ancora di più, può incentivare oggi. La mostra si presenta quindi come un progetto altamente simbolico e capace di richiamare infinite “memorie”, dedicato ad Ernest Lossa, il bambino zingaro vittima della campagna di eugenetica nazista. Prendendo le mosse dalla mostra il Comune di Napoli, in collaborazione con diversi enti e associazioni ha costruito un programma di incontri, dibattiti e proiezioni dedicati alle scuole dal titolo Il gioco della Memoria. Per non dimenticare. Cinque mattinate, tra il 23 e il 27 gennaio, in cui si affronterà ampiamente il tema della memoria attraverso un fitto programma di appuntamenti. Un idea nata con l’intento di interessare i giovani sul tema della memoria coinvolgendoli con argomenti e linguaggi anche molto attuali. Segnaliamo, tra gli altri, l’appuntamento del 26 col regista Francesco Patierno che racconterà del suo recente film Napoli ’44. Nel corso della settimana ancora numerosi eventi, incontri, concerti, performance, proiezioni di film e documentari, si svolgeranno per tutta la città col comune invito “a non dimenticare” grazie all’impegno di tanti enti ed associazioni. Le Celebrazioni istituzionali anche quest’anno si svolgeranno la mattina del 27 gennaio alla presenza delle massime istituzioni della città. Si partirà con la deposizione dei fiori in ricordo di Luciana Pacifici e Sergio De Simone, la consegna dei David alla Memoria a cura della Fondazione Valenzi e quella delle medaglie agli ex internati nei lager nazisti, in Prefettura. Dopo le celebrazioni, nel pomeriggio del 27, si terrà il Concerto della Memoria al teatro Diana con l’Orchestra da camera “Accademia di Santa Sofia”a cura dell’A.N.C.E.M. Infine è importante ricordare, Parole di Memoria, il ciclo di incontri e film per le scuole che l’Arci Movie organizza, da sette anni, per tutto il mese di gennaio al Cinema Teatro Pierrot. Un programma molto ricco e partecipato per la cui realizzazione è doveroso ringraziare gli enti e le associazioni che hanno contribuito, tra i quali segnaliamo in particolare la Comunità ebraica di Napoli, l’ANPI – Associazione Nazionale Partigiani Italiani, l’Arcigay, Arcilesbica, Arci Movie, la Fondazione Valenzi, l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, l’Institut français Napoli, il Museo del Giocattolo, l’Università Suor Orsola Benincasa, l’associazione “Chi Rom e… Chi no.

“ Mi sembra particolarmente importante – ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Nino Daniele – che nel corso degli anni sia progressivamente cresciuta a Napoli una tradizione della memoria, cioè che la partecipazione della nostra città alla ricorrenza del 27 gennaio abbia progressivamente superato il livello della pura e semplice celebrazione istituzionale, per diventare occasione condivisa di impegno civile e culturale.

Oggi che la storia rinnova la tragedia dei popoli negletti noi dobbiamo con forza imparare dalla storia. La Shoah privò milioni di persone della dignità umana: dal punto di vista dei bambini come il piccolo Ernst Lossa, ucciso dalla campagna di eugenetica nazista, privò l’infanzia del gioco, del sorriso, del cibo, dell’amore, della vita stessa. “Il gioco della memoria” coinvolge, con un titolo che è una provocazione didattica, le scuole della città a riflettere su quello che l’olocausto ha rappresentato e continua a rappresentare nelle nostre storie individuali e collettive. La memoria non solo per non dimenticare quello che è accaduto ma anche come stimolo a superare l’indifferenza che oggi sembra prevalere di fronte alla tragedia dei profughi e che, se non rimossa, rischia di renderci complici di una storia che non avremmo mai più pensato di incontrare – Annamaria Palmieri L’esercizio della memoria è un atto di umanità, una pratica di cittadinanza attiva e consapevole e soprattutto una necessaria opera di responsabilità storica e consapevolezza individuale. Il nostro impegno deve essere profuso tutti i giorni. Dalle discriminazioni alle aberranti violazioni dei diritti umani perpetrate nel corso della storia, anche più recente, ci impongono di ricordare, educare e garantire la massima tutela dei diritti di integrazione e pari opportunità – Daniela Villani “ Sono intervenuti i vari delegati delle Associazioni che hanno collaborato per il buon fine dell’evento. Sul sito del Comune di Napoli, si può consultare in dettaglio il corposo programma. Alberto Alovisi