PRESENTATO LA PRIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL MAN / MUSE AL MUSEO.

Sette giorni di eventi tra letteratura, musica, teatro, danza, produzioni originali site – specific, scienza,arte, cinema. Fumetti e nuove tecnologie. Il Festival MAN / Muse al Museo è il primo Festival internazionale organizzato da un museo autonomo statale, ha dichiarato il Direttore del Museo, Paolo Giulierini e costruito sui principi della valorizzazione dei Beni Culturali dettati dalla Riforma Franceschini. Vari eventi saranno protagonisti di un cartellone che si svilupperà per sette intere giornate ( 19 – 25 aprile 2017 ), negli spazi simboli del museo, con oltre 50 ospiti.” “ Gli ospiti, tra cui : Stanley Jordan, Ray Wilson, Carmen Souza, Gino Paoli, Danilo Rea, Niccolò Fabi, Peppe Servillo, Tosca, Cristian de Andrè, Francesco MKotta, Paolo Benvegnù, Ferzan Ozpetek, Giorgio Pasotti e Guido Catalano, ha detto il Direttore Artistico, Andrea Laurenzi, dialogheranno con i tesori del Museo.”. I primi ospiti, a questa presentazione, sono stati: Erri De Luca, lo scrittore già a fianco del Museo con la pubblicazione “ Erri per il MAN “ per il progetto di valorizzazione e comunicazione “ OBVIA “ e Alessandro Haber, protagonista dell’evento “ Anteprima “ con la lettura itinerante “ La nostalgia del Poeta “ di Gabriele Tinti. Dal Direttore Giuliarini, Erri De Luca e Alessandro Haber, sono stati insigniti “ Ambasciatori “ del MAN. Il Festival si avvale di un Comitato di esperti composto dal regista e sceneggiatore Ivan Coltroneo, dal produttore Luciano Stella, dallo storico Andrea Milanese e dalla coordinatrice del progetto Università Federico II – MAN – OBVIA Daniela Savy. Oltre a De LUCA ed Haber, tutti gli altri ospiti, a partire dalla prima edizione, saranno chiamati a divenire “ Ambasciatori del MAN “ , entrando a far parte del “ Board ufficiale “ del Festival , una “ rete “ che nasce con l’obiettivo di diffondere sempre più la conoscenza di uno dei musei più importanti al mondo. Biglietti 12 euro , solo per eventi serali. Gli altri eventi sono inclusi nel costo del biglietto ordinario del Museo.

Alberto Alovisi