A PALAZZO SAN GIACOMO PRESENTATO IL PROGRAMMA DEGLI EVENTI DEDICATI ALLA “ GIORNATA DELLA MEMORIA

Nella Sala Giunta del Comune di Napoli, l’Assessore alla Cultura ed al Turismo, Gaetano Daniele, ha presentato, alla stampa cittadina, il programma delle attività celebrative in occasione della “ GIORNATA DELLA MEMORIA “ 2019 “, programma che prevede vari eventi dal 24 al 31 gennaio 2019.

Con l’Assessore Daniele, sono intervenuti : Susanna Glavas, Rappresentante della Comunità Ebraica; Guido D’Agostino, Presidente dell’Istituto Campano della Storia della Resistenza “ V: LOMBARDI “ e Nico Pirozzi, Coordinatore del progetto “ MEMORIAE”.

Il 27 gennaio è diventato, dall’istituzione nel 2000 della Giornata della Memoria, una delle date topiche del calendario scolastico. Le scuole ed i singoli insegnanti, sollecitati anche dalle molteplici amplificazioni che con l’avvicinarsi della giornata giungono dalle istituzioni, dai media, dal dibattito pubblico, assumono quasi come un’imprescindibile necessità le parole dell’articolo 2 della legge, che recita: «In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere»1.

La frenesia del “dover fare”, tuttavia, spesso mette in ombra il “come fare” e genera usi distorti e talvolta abusi o forzature nell’inserimento (non sempre coerente) del discorso memoriale legato alla Shoah all’interno di un curriculum disciplinare o d’istituto già avviato. Per questo è emersa la necessità di offrire ai docenti, che spesso si rivolgono agli istituti della rete in prossimità della data istituzionale per cercare un aiuto o uno spunto di lavoro, un percorso di formazione, supportato dalla presentazione di prassi didattiche sperimentate, che nelle intenzioni avrà cadenza annuale, nel periodo della Giornata dedicata alla memoria della Shoah. È così che è nata l’idea della prima edizione del Seminario di formazione “Il percorso della memoria da Macerata ad Auschwitz. Per una didattica della Shoah”, tenutosi il 23 gennaio 2013 nella Biblioteca Comunale di Macerata, futura sede operativa dell’ISREC.

Attraverso la formazione dei docenti vorremmo raggiungere lo scopo di superare l’estraneità dell’argomento Shoah rispetto alla storia insegnata, anche nelle classi e negli ordini di scuola in cui il Novecento non fa parte del curriculum storico annuale.

Possiamo concludere affermando che non esiste una didattica della Shoah diversa o separata dalla didattica della storia: riteniamo che sia molto efficace, anche nell’affrontare il discorso delle deportazioni, utilizzare il metodo storico presente – passato – presente, cioè partire dal “vicino” spaziale o temporale, per poi declinare il discorso su scale e dimensioni più ampie.

Il discorso dell’internamento di civili ebrei durante la seconda Guerra mondiale, voluto e progettato da Mussolini addirittura prima della promulgazione delle leggi razziali si presta per esempio a percorsi di storia locale, nei posti in cui erano presenti campi di concentramento o località di internamento libero, e che magari ne conservano alcune tracce (fisiche o semplicemente documentarie), per vedere come le vite dei molti che sono finiti ad Auschwitz si siano in parte svolte anche nelle nostre città e paesi.

L’analisi delle attuali sacche di antisemitismo, razzismo, discriminazione, evidenti anche se spesso non considerate nella loro profonda violenza per esempio nei linguaggi e nelle esternazioni delle tifoserie calcistiche, possono essere punti di partenza per un’indagine a ritroso sulle radici storiche di tali fenomeni.

Infine, proponiamo, come di consueto nelle nostre sperimentazioni didattiche, l’uso di fonti alternative, non abusate dalla continua e a volte ricorrente riproposizione in contesti didattici: la graphic novel Maus: A Survivor’s Tale, di Art Spiegelman, la musica e le canzoni, il vastissimo mondo del web, il tutto utilizzato con metodologie attive e laboratoriali, in cui la ricostruzione storica sia affidata agli studenti.

Alberto Alovisi

 

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