CIRCOLO NAUTICO POSILLIPO: PRESENTATA IL LIBRO DI MARESCA – CHIARIELLO : “ LA MAFIA E’ BUONA “

Più che una presentazione, al Circolo Nautico Posillipo si svolto un confronto tra,le imprese di Confesercenti e gli autori del libro “La Mafia è buona”, inerente al tema delle mafie che anche hanno inficiato l’economia legale.

Il confronto,, tenutosi presso il Circolo Nautico Posillipo, è stato organizzato dalla Confesercenti Interprovinciale, Presidente Vincenzo Schiavo, con  gli autori del volume, il sostituto procuratore della Repubblica Catello Maresca e il giornalista Paolo Chiariello.

Sala gremitissima dagli associati delle 200 imprese associate a Confesercenti.

Il benvenuto è stato dato dai saluti del Presidente del Circolo,  Vincenzo Semeraro, («Siamo felici di ospitare eventi del genere, pensiamo che la cultura e la giusta informazione siano risorse per Napoli, in cui ci sono eccellenze come questo circolo»), hanno discusso gli autori.

«Nel libro – ha sottolineato, Catello Maresca,  analizziamo come la mafia investe miliardi di euro nell’economia legale, entra nella grande finanza, scala gruppi industriali ed è magari meno rumorosa di prima, perché spara di meno, ma è molto più pericolosa e insidiosa. Tutti possiamo fare qualcosa in più, lo Stato può essere più presente ma anche ciascuno di noi può sradicare la mentalità per cui bisogna, per esempio, pagare per svolgere tranquillamente la propria attività. L’altro giorno ero ad Afragola ed è inaccettabile sentire che per 8 volte in un mese le attività commerciali sono state devastata dalle bombe della camorra. Gli imprenditori grazie ad organismi come Confesercenti possono sentirsi meno soli e resistere». Di pari passo l’intervento di Paolo Chiariello«L’informazione può fare molto, bisogna raccontare le verità per consentire a tutti di avere gli strumenti giusti per combattere le mafie. Noi al Sud abbiamo fatto gli anticorpi e sappiamo almeno riconoscere la delinquenza, per quanto si mimetizza scavando nella nostra società. Al Nord invece ne parlano di meno. Non è assolutamente vero che la criminalità organizzata esiste in larga parte da noi, che i rifiuti speciali sono sotterrati solo nelle nostre terre. Il problema è italiano, la mafia è il cancro d’Italia e ha preso piede nell’alta finanza soprattutto al Settentrione. Tutti dovremmo non semplicemente combattere ma distruggere le mafie, lo Stato avrebbe i mezzi per farlo».

Dopo l’intervento di Giuseppe BarrettaPresidente Interprovinciale FAIB/Confesercenti (Federazione Autonoma Italiana Benzinai), che ha posto l’accento sulle difficoltà che gli imprenditori del settore hanno nel riconoscere la provenienza lecita del petrolio e della benzina, è toccato a Vincenzo Schiavopresidente Confesercenti Interprovinciale (Napoli, Avellino e Benevento) e Interregionale (Campania e Molise)«Il libro è uno straordinario spaccato dell’Italia sommersa dalle mafie, soprattutto nell’economia. E’ incredibile come la delinquenza fatturi 105 miliardi di euro l’anno, più di qualsiasi azienda italiana. Noi di Confesercenti rinnoviamo l’impegno ad affiancare gli imprenditori, a consentir loro di avere gli strumenti per riconoscere i capitali della mafia.

Alberto Alovisi