COMMOSSO SALUTO A LUIGI NECCO

Alle 11,20 il carro funebre è arrivato davanti alla chiesa di San Giovanni ai Fiorentini,vicino a piazza Degli Artisti e subito le televisioni hanno immortalato la bara di Luigi Necco, il giornalista napoletano morto al Cardarelli per crisi respiratorie martedì 13 marzo in mattinata. La chiesa man mano si è riempita fino ad arrivare a 400 persone. Nello spazio antistante la Chiesa, oltre mille persone in commosso raccoglimento. La cerimonia funebre è cominciata dopo mezzogiorno, celebrata da padre Gennaro, amico fraterno di Luigi. In prima fila l’unica figlia , l’ex moglie e altri parenti. Attorno alla bara un via vai di persone anonime,poi arriva De Luca,il sindaco e tanti giornalisti con le lacrime, c’è anche Salvatore Biazzo(ex RAI),venuto appositamente da Avellino dove abita dopo essere andato in pensione molti anni fa. Tante televisioni e fotoreporter, ammessi in chiesa. In mezzo al pubblico,vicino a me Ruotolo, giornalista minacciato dalla camorra, arrivato con un uomo della scorta. C’è il presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Ottavio Lucarelli, visibilmente provato.
Padre Gennaro ha tracciato un profilo dell’amico fraterno, giornalista sportivo, ma non solo. Trattava anche di cronaca nera e la camorra gli sparò ferendolo alle gambe con 2 colpi di pistola. Accadde davanti a un ristorante di Mercogliano (Avellino),Vincenzo Casillo,uomo di fiducia del boss Cutolo gli sparò alle gambe. Un atto vile,vigliacco. Necco si riprese e tornò al suo lavoro.
Nato a Napoli l’8 maggio 1934 Necco diventò un volto popolare con 90esimo minuto, trasmissione televisiva che andava in onda subito dopo le partite. In studio c’era Paolo Valenti, il primo a divertirsi quando Necco commentava la partita del Napoli. Aveva una grande cultura, la sua passione i siti archeologici, Ercolano, Pompei, il sottosuolo di piazza Municipio…Fece anche il politico,
Cconsigliere comunale ai tempi di Bassolino. .Per l’estremo saluto, c’erano gli ex calciatori Vinicio(arrivato coi bastoni in compagnia della moglie Flora)e Canè, Montervino. Ancora i giornalisti Mimmo Carratelli, Crea, Bonardi, Gianfranco Coppola, Cesarano, l’editore Pironti.
Un operatore televisivo,Pirozzi di Calvizzano,in lacrime quando la cerimonia è finita.A Canale 9 dove lavora, proprio Necco partecipava al programma sul calcio. I due erano diventati amici.
A rappresentare Napoli, oltre al Gonfalone, il Sindaco Luigi De Magistris. In Chiesa anche il Gonfalone della Regione Campania.
Ciao , GIGINO.
Alberto Alovisi