I Teatri di Napoli – II Teatro San Bartolomeo

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II Teatro San Bartolomeo era un teatro d’opera napoletano, attivo principalmente tra il XVII e il XVIII secolo; prima della costruzione del San Carlo, avvenuta nel 1737, era il principale teatro della città partenopea.
Fu edificato nel 1620 nelle vicinanze della chiesa di San Bartolomeo dall’Ospedale degli Incurabili, allo scopo di accrescere i propri introiti grazie ai proventi derivanti dagli spettacoli: tra l’altro nel 1644 Filippo IV di Spagna concesse alla congregazione dei privilegi speciali sulle commedie. A causa delle forti speculazioni messe in atto, finì che fu la congregazione a mantenere il palcoscenico, anziché viceversa.

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Fu il palcoscenico in cui vennero messe in scena a Napoli le prime vere opere, inizialmente lavori di Claudio Monteverdi e di altri compositori. Solo nel 1655 fu messa in scena la prima opera di un compositore locale, La fedeltà trionfante di Giuseppe Alfiero. Bisognerà invece aspettare il 1684 per avere la prima opera prodotta da un librettista e compositore napoletano.
Alla struttura è legato anche il nome di Andrea Perrucci (1651-1704), autore di teatro e librettista, che fu poeta del teatro.
Nel 1681 fu distrutto da un incendio, però venne ricostruito appena due anni dopo. Nel 1737 con l’apertura del San Carlo perse la sua “egemonia” nella città: il teatro smise di funzionare e lo stabile fu convertito in chiesa nello stesso anno da Angelo Carasale che aprì la chiesa della Graziella al posto della platea.A causa del terribile sisma dell’80 la chiesa fu chiusa al pubblico; riaperta solo nel dicembre 2014, è attualmente sede di attività culturali di vario genere.