LELLO ESPOSITO IL TALENTUOSO SCULTORE NAPOLETANO

Entrando nell’atelier di Lello Esposito, scultore e pittore affermato in Italia e all’estero per il suo impeto nella creazione di simboli e allegorie sulla napoletanità, sei subito preso da un senso di smarrimento tra statue di san Gennaro, Pulcinella, Masaniello, il corno oggetto scaramantico in grado di allontanare le negatività e le influenze maligne, l’uovo, il teschio, il vulcano, il cavallo, i tubi con la testa dell’eroe dei due mondi. Dopo aver traslocato in vari locali cittadini, da qualche anno, il maestro, è approdato nelle scuderie di Palazzo Sansevero in Piazza San Domenico Maggiore, dove sono in bella, mostra gli ultimi lavori, all’ingresso una mastodontica statua di san Gennaro, sulle mangiatoie teste del santo e altri lavori, nelle sale interne bastoni con la testa di Garibaldi, alle pareti maschere di pulcinella e tele di grandi dimensioni, di fronte il laboratorio.

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La scelta dell’attuale sede, non è stata casuale, nell’atrio dell’elegante palazzo, bassorilievi con scene baccanali, battaglie e mascheroni, attribuite a Giuseppe Sanmartino. Nel settecento un cavalcavia con orologio collegava il palazzo con la cappella di famiglia del principe Sansevero con il Cristo Velato. Sul finire del 1800 per infiltrazioni d’acqua, parte del passaggio crollò e non più ricostruito. Conosciuto questo palazzo, perché nel 1590 fu teatro di uno dei più efferati delitti d’onore. Maria d’Avalos e il suo amante Fabrizio Carafa d’Andria, furono assassinati da sicari assoldati dal marito della contessa, il madrigalista Carlo Gesualdo, amico di Torquato Tasso, il quale non pago, del duplice omicidio, accecato dalla gelosia e dai sospetti, fece uccidere anche il figlio ed esporre i cadaveri, nudi e sanguinanti sul balcone di casa. Il popolino sostiene che il fantasma di Maria ancora oggi si aggiri nel palazzo e nella piazza antistante, alla ricerca del figlio e del suo amante. L’artista, Lello Esposito, con esperienza ultratrentennale avendo intrapreso l’arte della scultura, poco più che sedicenne vendendo le modeste opere nei mercatini di antiquariato, preferisce sperimentare nelle attuali creazioni bronzo, alluminio, creta e terracotta. Numerose le partecipazioni a mostre collettive.

Le personali in giro per il mondo:

Nel 2004 nel bicentenario di Giandomenico Tiepolo, autore di un ciclo sulla maschera di Pulcinella, Venezia volle celebrare la ricorrenza con una mostra personale nella Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Cà Pesaro, dell’artista napoletano degno erede nel modellare la famosa maschera.

New York per il Columbus day; Pulcinella in New York, mostra di grandi quadri e sculture; Vulcano a New York; Vulcano in New York, Icone e metamorfosi napoletane, calendario di Meo, sempre nella città della grande mela;Tokio, al Chiostro di San Domenico (Benevento), Institut Francais di Napoli, Centre Pompidou Parigi, Istituto Italiano di cultura di Budapest, Certosa San Lorenzo maggiore Padula, Istituto di cultura Madrid, Kunstlerforum Born, Istituto Italiano di cultura Berlino, Theatre du Rond Point des Champs Elysees Parigi, Aeroporto G.Marconi Bologna, Villa Bruno San Giorgio a Cremano, nel museo del Tesoro di san Gennaro la statua del santo, un’opera anche nel nuovo metrò. Hanno scritto: Luisa Basile, Achille Bonito Oliva, Franz Cerami, Iain Chambers, Roberto D’Aiello, Vega De Martini, Goffredo Fofi, Carlo Franco Giuliana Gargiulo, A.Marino, Aldo Masullo, B. Pompili, Edoardo Sant’Elia, Jean Noel Schifano, Giuliano Serafini, Stefania Tondo, Angelo Trimarco, Lina Wetmuller.

 

Mario Carillo